Si vuole scrivere il futuro industriale del Paese. All'evento saranno presenti Marco Bentivogli, Elio Catania, Maurizio Marchesini, Andrea Bianchi, Luca Manuelli, Tullio Tolio e Marco Taisch. E rappresentanti di Menarini, Hsd, Wartsila, Abb, Tenova-Ori Martin, Cisco, Deloitte, Sap. Modera il direttore di Industria Italiana Filippo Astone
Ci saranno anche Marco Bentivogli, Elio Catania, Maurizio Marchesini, Andrea Bianchi, e Marco Taisch. Tutti ospiti dell’evento annuale del Cluster Fabbrica Intelligente (CFI), quest’anno denominato “Produrre un Paese sostenibile e resiliente” che si terrà il 5 febbraio online: gli iscritti potranno porre delle domande ai partecipanti.
5 FEBBRAIO 2021, h 10.15 PIATTAFORMA WEBEX
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Il workshop, che sarà condotto dal direttore di Industria Italiana Filippo Astone, sarà strutturato in più tavole rotonde. Al centro del dibattito, due temi “caldi”, cruciali per il futuro della manifattura: quelli relativi alla resilienza e alla sostenibilità industriale.
In fondo a questo articolo, L’AGENDA COMPLETA. La giornata è intensa, ma sarà ovviamente possibile seguire solo alcune parti.

«È un momento cruciale», dice Luca Manuelli, presidente del CFI, cdo di Ansaldo Energia e ceo di Ansaldo Nucleare. Dalla qualità del Piano Nazionale di Ricerca e Resilienza, e cioè dalla capacità di promuovere investimenti e non spese senza ritorno, dipendono le sorti del manufacturing ma anche quelle del Paese. In che misura saranno finanziati capitoli fondamentali per il futuro della manifattura italiana? E quali soggetti parteciperanno all’attuazione dei progetti? «Sono domande a cui si cercherà una risposta al workshop», sempre per Manuelli.
All’evento si farà anche un resoconto degli obiettivi conseguiti dal CFI nel 2020.
Cluster Fabbrica Intelligente: risultati importanti in un anno difficile

Il 2020 è stato l’anno della pandemia, dell’interruzione delle filiere, delle sfide nuove e largamente impreviste che l’industria italiana si è trovata ad affrontare. Ciò nonostante, il CFI non ha mai interrotto la propria missione di aggregazione e indirizzo della manifattura. E anzi, sono stati conseguiti obiettivi di rilievo.
Si pensi, anzitutto, all’allargamento del numero dei Ligthouse Plant – fabbriche all’avanguardia come dimostratori tecnologici del top delle tecnologie Industria 4.0 – che consentono ad aziende più piccole di verificare quali soluzioni si possano adottare per risolvere problemi pratici, tecnologici e produttivi. Dopo i big globalizzati Abb, Hitachi Rail, Tenova-Ori Martin, Ansaldo Energia, a rivestire il ruolo di Lighthouse Plant è giunta Hsd Mechatronics del gruppo Biesse, che è quotato in Borsa. Con 80 milioni di fatturato, 340 dipendenti, Hsd è la prima media impresa ad essere insignita di tali status e missione.

È stato ampliato anche il novero dei Pathfinder, i soci tecnologici del cluster, quelli in grado di contribuire all’individuazione delle principali traiettorie di sviluppo dell’innovazione a supporto della competitività della manifattura italiana. Dopo l’accordo con Sap del 2019, nel 2020 si sono aggiunti Deloitte e Cisco.

Ed è stata condotta la XFactory Open Innovation Challenge, che ha consentito a pmi e start-up innovative di candidarsi a fornitori di due Lighthouse Plant del Cluster, ovvero Abb da una parte (manifattura additiva dei metalli) e Tenova – Ori Martin (safety aziendale) dall’altra.

Ancora, la realizzazione, anche grazie al Digital Innovation Hub Lombardia, dell’assessment di un campione di 17 supplier di Abb operativi in Lombardia, Veneto e Lazio e costituito da piccole e medie imprese afferenti a differenti categorie merceologiche. Nel 2019 un’esperienza del genere era stata portata avanti da Ansaldo Energia con AENet 4.0.
Si pensi infine alle tante iniziative di comunicazione e divulgazione che hanno permesso di raccontare le esperienze di aziende associate resilienti ed innovative come e-Novia, Masmec, Elica e Smart Track.

Il 5 febbraio si parlerà anche di un’altra importante realizzazione del 2020, il documento di politica industriale del CFI “Produrre un Paese resiliente”, che rappresenta il punto di partenza per tutte le tavole rotonde che si succederanno nell’evento.

La resilienza e la sostenibilità della manifattura e del Paese al centro dell’iniziativa

Il Covid-19 rappresenta un laboratorio unico e irripetibile: valutando le dinamiche della pandemia, misurando gli effetti, si possono definire strategie per assorbire meglio gli urti. Di qui il citato documento del CFI, che individua interventi immediati, a medio termine e a carattere sistemico per incrementare la resilienza del sistema manifatturiero. Seleziona le tecnologie cruciali da implementare, e include una proposta di politica industriale, diretta ai ministeri interessati: quella di dotare l’Italia di un sistema di “pronto intervento” in grado di realizzare qualsiasi prodotto richiesto dal Paese. Il lavoro è stato redatto da una task force di 50 esperti del Cluster.
Come si è già accennato, è una questione, quella della resilienza, che il Cluster ha portato avanti sia con i contributi per il Pnr 2021-2027, che quelli per il piano Transizione 4.0. Ora che questi documenti sono “collassati” nel Pnrr, non è ancora del tutto chiaro quale rilievo avranno questi apporti. Si diceva che in palio ci sono i soldi del Recovery Fund: propriamente “Eu Next Generation”, che è un fondo europeo dotato, a livello continentale, di una capacità finanziaria di 750 miliardi di euro. Per l’Italia, vale 209 miliardi, di cui 82 miliardi di sussidi e 127 di prestiti. Inizialmente, si parlava di circa 40 miliardi da utilizzare per la digital transformation del Paese, capitolo che comprende anche la resilienza del tessuto produttivo. Ma da qualche settimana si assiste ad un gioco al ribasso, per favorire altre partite forse non del tutto coerenti con la visione europea, tesa a rafforzare la capacità di reazione del fabric continentale nei momenti difficili.

Altro argomento cruciale, e che ha assunto un rilievo crescente negli ultimi anni, è la sostenibilità industriale. Si tratta di un insieme di tecnologie e strategie che consentono ad una azienda di essere meno dipendente dall’esterno per l’approvvigionamento di risorse produttive critiche. L’ottica è quella del life cycle engineering: riutilizzo, re-manufacturing e riciclo di prodotti, componenti e materiali alla fine del ciclo di vita o provenienti dai processi di manutenzione.

L’AGENDA
Sessione mattino, dalle 10.30 alle 13: Governo, Confindustria, Invitalia, Cluster regionali
Dopo i saluti istituzionali, la giornata sarà introdotta dalle relazione del presidente Manuelli, con uno speech intitolato “L’evoluzione della missione del CFI di fronte all’emergenza: le attività del 2020 e le sfide del 2021”.
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Grandi nomi di governo, Confindustria e altri al confronto

La prima tavola rotonda sarà introdotta dalla coordinatrice della Roadmap del CFI Rosanna Fornasiero. Quanto al tema, è “Produrre un Paese Resiliente e Sostenibile: le priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)”. Parteciperanno Tolio, nonché i citati Bentivogli, coordinatore generale di Base Italia e già segretario nazionale di Fim Cisl. Ma anche Elio Catania, senior advisor del Mise di Stefano Patuanelli dopo una lunga carriera che lo ha visto al vertice di Ibm, Ferrovie, Atm Milano e Confindustria Digitale. Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria con delega alle filiere e alle medie imprese, e imprenditore di livello con Marchesini Group, azienda leader in un settore portante dell’industria italiana: il packaging. E Andrea Bianchi, responsabile pianificazione strategica e politiche industriali di Invitalia, azienda pubblica con compiti molto delicati nella fase di Covid e post-Covid.
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La partita a livello regionale

Seguirà la tavola rotonda “Lo sviluppo dei Cluster Territoriali come leva fondamentale dell’innovazione di un Paese Resiliente e Sostenibile”. Parleranno appunto alcuni dei cluster regionali che sono al cuore del sistema Cluster Fabbrica Intelligente, che è quello nazionale. L’introduzione sarà affidata al membro dell’organo di coordinamento e gestione (Ocg) nonché coordinatore del Tavolo Regioni di CFI Alessandro Marini. Tra i partecipanti, il presidente di Afil Lombardia Diego Andreis (imprenditore con la sua Fluid-o-Tech), il technology manager del Mesap (Piemonte) Paolo Dondo e il general manager di Comet (Friuli Venezia Giulia) Saverio Maisto.
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Il ruolo dei Pathfinder
Alla terza tavola rotonda dalla mattinata, “La nuova roadmap CFI e il ruolo dei Pathfinder nello sviluppo delle tecnologie a supporto del Pnrr”, introdotta dal membro dell’Ocg e del comitato tecnico scientifico (Cts) di CFI Flavio Tonelli, parteciperanno rappresentanti di Sap Italia, Cisco Italia, Siemens e Tbd Deloitte.

Sessione pomeriggio, dalle 14 alle 16: resilienza e sostenibilità industriale, filiere, open innovation
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Resilienza e sostenibilità per gli Impianti Faro
Alla prima tavola rotonda, “I Lighthouse Plant di seconda generazione: le aziende capo-filiera per un Paese Resiliente e Sostenibile”, che sarà introdotta dal presidente del Cts di CFI Tullio Tolio, parteciperanno rappresentanti di Menarini, Hsd e Wartsila.

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La trasformazione digitale è una questione di filiera

La seconda tavola rotonda, “Il ruolo dell’ecosistema di supporto alla trasformazione digitale per l’evoluzione delle filiere” sarà introdotta dal vicepresidente di Cfi nonché coordinatore della rete nazionale dei Digital Innovation Hub di Confindustria e presidente del Dih Lombardia Gianluigi Viscardi. Parteciperanno l’advanced processes and technologies manager di Abb Fabio Golinelli, il chief procurement & supply chain officer di Leonardo Giacinto Carullo, nonché il presidente del competence center Made Marco Taisch.
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L’Open Innovation, supporto fondamentale alla manifattura
Alla terza, “X Factory: lo sviluppo dell’Open Innovation a supporto dell’innovazione dell’industria manifatturiera Resiliente e Sostenibile”, introdotta dal cluster manager di CFI Paolo Vercesi, parteciperanno il presidente Netval e direttore generale della Scuola Superiore di Pavia Giuseppe Conti, l’R&D director Metals Tenova Enrico Malfa, l’innovation manager di Abb Luigi Semeraro, il co-founder della start-up Iris Manuele Lai e il ceo della start-up Smart Track Saverio Pagano.

Concluderà i lavori il Presidente del CFI Luca Manuelli.