Secondo Paolo Vercesi di Cluster Fabbrica intelligente la prassi di riferimento aiuterà le aziende a crescere e a rimanere competitive lungo la filiera del manifatturiero
Molto spesso le aziende si trovano ad operare in settori ancora privi di prescrizioni o norme tecniche, e nel caso delle pmi questo non semplifica il processo di innovazione. Per venire incontro a queste imprese, Assinrete, Cluster Fabbrica Intelligente e Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma hanno deciso di promuovere le Prassi di Riferimento “Impresa 4.0 – Linee guida per la gestione dell’innovazione nelle PMI e nelle Reti di Imprese”. Si tratta di documenti che descrivono prescrizioni tecniche modelli applicativi settoriali in quegli ambiti ancora primi di norme specifiche nazionali, europee o internazionali. Rappresentano una sorta di documento para-normativo a supporto dell’innovazione, che prepara le imprese ai contesti di sviluppo per le future attività di normazione valorizzando allo stesso tempo le Reti di Imprese.
«La futura Uni/PdR Impresa 4.0 – Linee guida per la gestione dell’innovazione nelle pmi e nelle Reti di Imprese sarà uno strumento di fondamentale importanza per valorizzare ulteriormente lo strumento delle Reti d’Imprese presso le pmi che intendono fare innovazione in maniera organizzata e sistematica», spiega Paolo Fiorentino, presidente di Assinrete.
«La prassi di riferimento sarà un’utile guida metodologica per le pmi, sia per la crescita interna che per rimanere competitive lungo le filiere del manifatturiero, razionalizzando le risorse dedicate al processo innovativo e ottimizzandone gli obiettivi», ha commentato Paolo Vercesi, cluster manager del Cfi.
«Il nostro ateneo è consapevole di dover dare il proprio contributo al contrasto della crisi in atto, non soltanto trasferendo le competenze necessarie ad affrontare lo scenario post-pandemia ma anche favorendo azioni volte al rilancio del tessuto produttivo nazionale. La definizione della futura PdR rappresenta un’iniziativa fondamentale in questa direzione», ha dichiarato Arturo Lavalle, responsabile dell’area Ricerca & Sviluppo e membro del cda di Unimarconi.
Secondo Oliviero Casale, componente consiglio direttivo e vice presidente del comitato tecnico scientifico di Assinrete, «L’era che stiamo attraversando se da un lato offre nuove e più grandi opportunità alle aziende, dall’altro genera delle barriere all’ingresso per le imprese con risorse limitate, che possono contribuire a ritardi aggiuntivi in termini di innovazione e produttività. In particolare, per le Mpmi (Micro Piccole e Medie Imprese), che rappresentano il tessuto produttivo italiano e che si trovano ad affrontare delle sfide più profonde rispetto a quelle di dimensioni maggiori nell’adozione delle tecnologie di Impresa 4.0».