Presidente, il 2018 è stato un anno importante per il Cluster Fabbrica Intelligente. Vuole ricordare le tappe più importanti?
Viscardi:È vero, il 2018 ha registrato diverse tappe nella direzione dello sviluppo del Cluster Fabbrica Intelligente e della sua sempre più stretta interazione con i mondi industriale, scientifico e istituzionale, impegnati nella crescita economica sostenibile dei sistemi manifatturieri nazionali.
Una tappa importante, direi decisiva, per l’azione propulsiva, basato sulla ricerca e l’innovazione, che il Cluster ha sempre avuto nei confronti del manifatturiero avanzato, è stata certamente il riconoscimento giuridico della nostra Associazione. L’autonomia patrimoniale che ne è derivata ci ha consentito di dare maggior vigore alle nostre attività che stanno coinvolgendo un numero crescente di soci e aderenti. A riguardo devo ringraziare tutti i soci del Cluster, i soci sostenitori in particolare, per il loro significativo impegno economico che ci hanno consentito di raggiungere il capitale patrimoniale necessario.
Altro momento importante da registrare riguarda la strategia di internazionalizzazione che il Cluster ha avviato nel 2017, ma che nel 2018 ha trovato la sua completa strutturazione. Non possiamo parlare di tappa, ma di una azione consolidata che il Cluster sta portando avanti con impegno per fare sapere al mondo che facciamo parte di un sistema Paese attivo sul tema della crescita sostenibile dell’Italia e, in particolare, del suo manifatturiero: quando ci confrontiamo con l’Europa, e con altri paesi extra continentali, si deve sapere che l’Italia vanta una rete di Cluster Tecnologici Nazionali e Regionali, di Digital Innovation Hub, di Competence Center che, sinergicamente, lavorano per la sostenibilità economica del Paese. Siamo stati in diversi Paesi europei, in Cina, negli USA e abbiamo ricevuto loro delegazioni in Italia: continueremo in questa azione di internazionalizzazione non solo per promuovere la nostra rete, ma anche per favorire lo sviluppo di progetti di ricerca e innovazione congiunti e la condivisione di know-how avanzati.
Vorrei sottolineare che questa, e altre nostre iniziative, nascono dalla consapevolezza di aver ricevuto dal Governo dei compiti ufficiali, definiti con una legge dello Stato dell’agosto 2017, assegnati a tutti i 12 Cluster tecnologici nazionali (CTN), quali strutture di supporto e di efficientamento per il coordinamento delle politiche di ricerca industriale a livello nazionale e locale.
Il 2018 ha visto anche la nascita di una vostra creatura: i lighthouse plant e il relativo Club. Cosa ci può dire?
Viscardi:Esatto! È un’altra tappa fondamentale del Cluster Fabbrica Intelligente. L’idea dei lighthouse plant, o fabbriche faro, era nata con il lancio del Piano nazionale Industria 4.0, ora Impresa 4.0, pensando che, grazie alle agevolazioni previste dal Piano, si potesse fare qualcosa in più per aiutare le aziende, sia grandi che piccole e medie, per fare un percorso di trasformazione verso la digitalizzazione, verso la fabbrica intelligente. Il Cluster, con il suo Comitato Tecnico Scientifico, ha lavorato molto su questa idea, si è confrontato con i vertici del MISE e ha favorito il lancio di progetti negoziali che, ad oggi, hanno portato alla firma del primo Lighthouse Plant di Ansaldo Energia, e all’imminente firma di altri tre, precisamente quelli di ABB, di Tenova-Ori Martin e di Hitachi: dietro questi grandi nomi di aziende ci sono diverse pmi innovative che saranno coinvolte nelle attività previste dai rispettivi progetti.
Con il lancio del primo Lighthouse Plant, abbiamo creato il Club a cui possono aderire le aziende coinvolte nello sviluppo delle diverse fabbriche faro: sarà un Club delle eccellenze tecnologiche italiane che si arricchirà via via di nuovi soci i quali perseguiranno alcuni obiettivi importanti, tra i quali la condivisione di best practice maturate all’interno dei progetti.
Ne parlerete al convegno del 9 ottobre, in BIMU?
Sarà certamente uno degli argomenti trattati nel nostro convegno che ritorna alla biennale dopo quello dell’edizione fieristica precedente, perché questo è il nostro habitat naturale, il tempio nazionale e internazionale della macchina utensile avanzata e della meccatronica. La presenza di ospiti di grande prestigio come per esempio, solo per fare qualche nome, Carboniero, Dal Poz, Salmoiraghi, rispettivamente presidenti di UCIMU-Sistemi per Produrre, Federmeccanica, Federmacchine, e di Bentivogli, Segretario Generale FIM CISL, impreziosiranno un pomeriggio di lavori incentrati sul futuro del manifatturiero italiano e sul nuovo valore del capitale umano in una fabbrica che diventa sempre più digitalizzata. Un altro momento interessante del convegno riguarderà il tema degli user requirements necessari ad affrontare bene questa fase di digitalizzazione di fabbrica: si metteranno a confronto le esperienze e gli obiettivi dei tre principali paesi manifatturieri europei, Germania, Italia e Francia. Il contributo italiano è stato curato dal CNR che ha fatto un grande lavoro.
In conclusione, Presidente, si faccia una domanda e si dia una risposta.
Viscardi: Mi viene data una ghiotta occasione per farmi una domanda che non ho mai ricevuto, ma che ho spesso letto negli sguardi dei miei interlocutori. La domanda è: Il Cluster Fabbrica Intelligente porta avanti tante belle idee con importanti riscontri, ma, in definitiva, cosa vende? La risposta è semplice: il Cluster non vende niente, perché è una comunità stabile che, forte della sua visibilità nazionale e internazionale, riconosciuta anche a livello governativo, ha soltanto, si fa per dire, il compito di indirizzare il manifatturiero in questo momento di cambiamento epocale: imprese, università, centri di ricerca, Regioni e Governo lavorano insieme per tracciare un percorso di sviluppo lungimirante. Deve essere chiaro questo concetto e dobbiamo sottolinearlo in ogni occasione, anche attraverso questa nuova Newsletter del Cluster alla quale auguro un grande riscontro di lettori.