L’evento, che vedrà la partecipazione di Luca Manuelli e Tullio Tolio, si focalizzerà anche sullo sviluppo zero defects delle Pmi e sulla filiera end-to-end
Hsd Mechatronics, Lighthouse Plant del Cluster Fabbrica Intelligente, è la prima media impresa italiana (80 milioni di euro di ricavi e 320 dipendenti) a ricevere questo riconoscimento e ruolo. La società guidata da Fabrizio Pierini è il secondo operatore mondiale nella produzione di elettromandrini: dispositivi avanzati per macchine utensili destinate a lavorare legno, metallo, materiali compositi, vetro e pietra.
L’azienda (Gruppo Biesse) presenterà Electrospindle 4.0 nel corso di un evento online mercoledì 16 giugno alle ore 10.30. Il progetto ruota intorno all’elettromandrino e-core, totalmente interconnesso e quindi capace di dialogare con il costruttore di macchine, con la “Control Tower” di Hsd e con gli altri stakeholders interessati mentre è in azione.
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Agenda dell’evento
- 10,30: PRESENTAZIONE PROGETTO E AZIENDA HSD: Fabrizio Pierini Hsd division general manager; Tullio Tolio presidente CTS del CFI; Regione Marche
- 10,50: “ZERO DEFECTS” PER UN PAESE SOSTENIBILE E RESILIENTE: Paolo Galli Hsd product & innovation manager; Luca Manuelli presidente del CFI; Michele Germani delegato del rettore per la Terza Missione Università Politecnica delle Marche
- 11,10: LA FILIERA END-TO-END E LO SVILUPPO “ZERO DEFECTS” DELLE PMI: Fabrizio Pierini Has division general manager; Nicola Mariucci director Of Manufacturing EN4; Regione Marche
- 11,40: L‘INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IL MACHINE LEARNING PER LO “ZERO DEFECTS”: Tiziana Catarci, Francesco Leotta, Massimo Mecella Sapienza Università di Roma
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Identikit di Hsd e dell’elettromandrino E-Core

L’elettromandrino e-core è un motore elettrico ad alta frequenza in grado di trascinare in rotazione un utensile per eseguire lavorazioni sul pezzo: smerigliatura, affilatura, foratura, fresatura, filettatura, rettifica. Opera in frequenza, perché variando quest’ultima si possono ottenere prestazioni diverse, a seconda del tipo di trattamento. Il dispositivo è in grado di “leggere” le principali grandezze fisiche relative al pezzo che si va a lavorare: ad esempio, la temperatura. I metalli in lavorazione se surriscaldati, sono soggetti a fenomeni di dilatazione termica. Ne consegue che le lavorazioni possono produrre dei risultati tecnicamente non perfetti. Il mandrino però, dotato di una intelligenza intrinseca, è in grado di rilevare le differenze in gioco, e quindi comunica alla macchina queste informazioni; quest’ultima, a sua volta, modifica la posizione dei tre assi xyz in modo da compensare i possibili scostamenti.
Come sarà l’elettromandrino al termine del progetto Electrospindle 4.0
Il progetto intorno al quale ruoterà il Ligthouse Plant ricomprende due linee guida principali: il futuro Elettromandrino X-Core e il nuovo processo produttivo digitalizzato e integrato con la Extended Supply Chain. Il nuovo elettromandrino X-Core diverrà capace di comunicare in continuo le informazioni relative al suo stato e al suo funzionamento via Wifi al cloud Hsd. Con Electrospindle 4.0 Hsd riuscirà, dalla control room a monitorare, registrare e correlare gli andamenti di tutte le grandezze rilevanti mentre l’Elettromandrino lavora e grazie agli algoritmi specifici individuare condizioni di lavoro virtuose o critiche. Individueremo e forniremo agli utenti (Oem in primis) indicazioni sull’impiego ottimale dell’elettromandrino a tutela della qualità di lavorazione e dell’affidabilità. Riassumendo: una prima analisi dei dati viene già realizzata sul dispositivo e-Core, grazie ad una scheda madre: in futuro, grazie al progetto Elettrospindle 4.0, tutte le informazioni rilevanti saranno inviate al Cloud MyHsd dall’elettromandrino X-Core per analisi più sofisticate Ma c’è di più, perché questa innovazione scopre uno scenario molto più vasto…